United Airlines – Boeing 747-400

9 10 2009

Foto scattata dall’aeroporto internazionale di San Francisco (SFO) di un Boeing 747-400 (numero di registro: N182UA) della compagnia statunitense United Airlines.

Boeing 747 della United Airlines

Boeing 747-400 della United Airlines

Secondo l’ultimo rapporto 2008 della World Air Transport Statistics, La United Airlines risulta essere la terza compagnia al mondo in termini di passeggeri per chilometro trasportati (dopo AA e Air France-KLM), la quarta in base alla flotta operativa (dopo Delta, AA e Southwest), e la quinta per passeggeri.

Dal 2006 la UAL è uscita dal Chapter 11 (“capitolo 11”, cioè un preciso articolo della legge fallimentare statunitense che consente alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito di significativi dissesti finanziari) dov’era dal dicembre 2002.

Ma com’è realmente la United Airlines? Com’è percepita dal proprio mercato?

Precisando il fatto che non ho mai viaggiato con questa compagnia, per cercare di dare una risposta a queste domande ho provato ad immedesimarmi nei panni del viaggiatore pignolo che prima di acquistare un biglietto effettua un’assidua ricerca on line sul vettore. Questo è quanto è emerso:

Punti a favore:

  • È una delle compagnie aeree più grandi del mondo (un motivo ci dovrà pur essere);
  • Sembra essere, se non “la”, una “tra” le first timer nel proporre nuovi servizi a bordo (ad esempio ha reso i sistemi multimediali di bordo dei suoi vettori compatibili con gli iPod e gli iPhone. I passeggeri potranno così visionare i contenuti multimediali presenti sui loro dispositivi nei più ampi schermi LCD degli aerei).

Punti a sfavore:

  • Ha avuto dei gravi problemi finanziari (e ciò mi porta a pensare che da qualche parte avrà pur operato dei tagli per ridurre i costi)
  • Ha una flotta aerea che non si può proprio definire giovane, soprattutto per certi modelli (i boeing 737 hanno una età media di 20 anni)
  • Ci sono molte opinioni negative da parte di chi ha viaggiato con la UAL, una su tutte le tre canzoni pubblicate su you tube da parte del gruppo country Sons of Maxwells (la prima canzone [2008] “United Breaks Guitars” ha realizzato 5.676.922 visualizzazioni). Dopo infatti che il cantante e leader della band Dave Carroll vede personalmente gli addetti ai bagagli della United Airlines lanciare i bagagli, e più tardi scopre che la sua chitarra da 3500 dollari è pesantemente danneggiata, decide di pubblicare tre canzoni di protesta a seguito del negato rimborso da parte della United.

A questo punto la questione sorge spontanea: non credete che le opinioni negative possano influire sull’immagine della compagnia e, di conseguenza, sulle sue performance?

PS: un ringraziamento speciale va a Federico per averci fornito la splendida foto.





Lufthansa – Boeing 747-400

1 10 2009

Foto scattata dall’aeroporto internazionale di Francoforte (FRA) di uno splendido Boeing 747 versione 400 (numero di registro D-ABVU) della compagnia aerea tedesca Lufthansa.

Boeing 747-400 Lufthansa

Boeing 747-400 Lufthansa

Nata il 6 giugno 1926 a Berlino, la Lufthansa nel corso degli anni ha saputo imporsi sul mercato del trasporto aereo divenendo oggi una delle più grandi compagnie aeree del mondo.

Assieme a British Airways e ad Air France-KLM copre gran parte del traffico aereo sui cieli europei e non solo. Sono infatti queste tre grandi compagnie aeree, ognuna con strategie diverse, ad operare come “consolidatrici” del mercato europeo, cioè a raccogliere i pezzi di quei vettori che non ce la fanno a “volare da soli”.

Da anni ormai è in atto una concorrenza sfrenata che vede i tre competitor affrontarsi a colpi di acquisizione societarie con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione e acquisire importanti rotte.

Ne è un esempio la lotta tra Air France-KLM e Lufthansa per la partecipazione in Alitalia (vinta dalla prima ma con un’immediata risposta da parte di Lufthansa con la creazione di Lufthansa Italia il cui obiettivo è coprire il vuoto lasciato da Alitalia sullo scalo di Malpensa).

Anche British Airways tende a muoversi in questa direzione, da un po’ di tempo si parla della possibile fusione tra la compagnia inglese ed iberia, e di una importante joint venture tra i due vettori e American Airlines (ciò consentirebbe di creare una vera e propria potenza per le rotte transoceaniche).

Per rendere maggiormente chiara l’idea, la tabella che segue evidenzia le principali partecipazioni che i tre colossi detengono.

Partecipazioni superiori al 5% possedute dalle tre principali compagnie europee

Partecipazioni superiori al 5% possedute dalle tre principali compagnie europee

Non ci resta che attendere quali saranno le prossime mosse!

Colgo l’occasione per fare un ringraziamento speciale a Mauro per la splendida foto che ci ha fornito.